Abbiamo già parlato, per sommi capi, di documentazione negli articoli Come si fa a scrivere un libro e Come si scrive un romanzo storico.
Nel primo, abbiamo sottolineato l’importanza di documentarsi per tutti i generi letterari. Abbiamo poi specificato come sia importante procedere dal generale verso il particolare, prendendo quanti più appunti possibili. Nel secondo articolo dedicato al romanzo storico, invece, abbiamo parlato di fonti, definendo quali sono e da quali iniziare per la propria ricerca storica.
Tuttavia, il discorso è molto ampio e complesso. Per quanto non sia possibile esaurire tutto il discorso in un unico articolo, ritengo opportuno per lo meno dare qualche altra coordinata che ti possa orientare nell’impervio mare della documentazione per il tuo romanzo storico. Pronto a salpare?
La vera utilità della bibliografia
Iniziamo dalla bibliografia, ma parlandone in modo diverso rispetto a quanto abbiamo fatto nell’articolo Paratesti di un romanzo storico: quali inserire e perché. Andremo, infatti, a visionare l’importanza delle bibliografie alla fine dei saggi storici e come sfruttarla per ricercare sempre nuove fonti.
Prima di tutto, però, dobbiamo partire da almeno un testo di partenza. Tenendo a mente l’indicazione di procedere dal generale al particolare, possiamo fare una breve ricerca online e trovare testi che inquadrino il contesto storico su cui andremo a fare ricerca. Recuperato il primo testo, andremo a studiarlo e a prendere appunti (a seconda del nostro metodo di studio) che ci serviranno in seguito per il romanzo. Infine, quando abbiamo estratto tutto il contenuto che ci interessa, andremo a consultare la bibliografia finale.
Espandi la tua ricerca
Questa si rivela spesso una miniera d’oro. Possiamo trovare e recuperare, infatti, tutti i testi che approfondiscono le tematiche che ci interessano e usarli per espandere la nostra ricerca. Poi faremo questo stesso lavoro anche per i nuovi testi che recuperiamo e così via.
In breve, avremo a disposizione una grande quantità di testi, cosa che però comporta un rischio: il fatto di rendere la ricerca dispersiva. Per cui, non perdere mai il focus. Mantieni la concentrazione sugli argomenti più rilevanti per il tuo romanzo, altrimenti la ricerca ti potrà portare alla deriva e a perdere la rotta.
Sarà poi utile compilare a tua volta una bibliografia in cui elencherai i testi da te consultati. Non per sfoggiarla nel tuo romanzo storico (come abbiamo visto nel precedente articolo), bensì per avere una mappa con la quale orientarti e valutare se stai procedendo nella direzione giusta.
Studiare all’infinito?
Uno degli aspetti più delicati da gestire, che all’inizio si sottovaluta sempre, è quello della durata della documentazione del tuo romanzo storico. Ovviamente non c’è una risposta predefinita e questo parametro può essere uno dei più variabili in assoluto. I fattori che possono influenzare il tempo da dedicare alla documentazione di un romanzo storico sono molteplici e i più impattanti sono:
- conoscenza pregressa del periodo storico: il tempo da dedicare alla ricerca sarà inversamente proporzionale alla conoscenza di un determinato periodo storico;
- complessità del romanzo: più un romanzo riporta eventi e personaggi storici reali, più dovrò documentarmi a riguardo;
- tempo dedicato: più tempo potrò dedicare alla ricerca, minore sarà la durata delle ricerche.
Tuttavia, non sempre è facile fare una stima e il pericolo maggiore è quello di non sapere quando smettere di documentarsi. Quali sono, perciò, i segnali che possono indicarci che è ora di interromperla?
Stai procrastinando se…
Spesso, la documentazione di un romanzo storico si rivela un’attività estremamente divertente e potremmo non renderci conto di usarla come scusa per procrastinare la scrittura.
Se ci rendiamo conto che ciò sta accadendo, naturalmente si tratta di un primo segnale che forse è il momento di passare alla progettazione e alla scrittura del romanzo. Anche nel caso dovessimo non aver completato effettivamente le nostre ricerche, potrà essere utile interrompere e passare ad altro. Ci sarà poi tempo per recuperare i dettagli utili per la tua storia!
La documentazione è un disegno
Un altro segnale rivelatorio che la documentazione per un romanzo storico è sufficiente è quando abbiamo abbastanza materiale per poter sviluppare la nostra idea. Se riusciamo a completare un canovaccio, le schede dei personaggi e la scaletta dei capitoli senza avere dubbi su questioni di carattere storico, allora le ricerche sono state sufficienti.
Pensa alla documentazione come a un disegno. Che tu parti da zero o da un bozzetto preparatorio, con le tue ricerche dovrai arrivare ad avere un disegno comprensibile, di cui si può già individuare il soggetto. Non deve, però, essere completo. I buchi che inevitabilmente rimarranno potranno essere completati in seguito, nella seconda fase di documentazione. In questa prima fase, è necessario soltanto che il soggetto del disegno sia riconoscibile.
Documentazione in due fasi
Un approccio a mio avviso molto funzionale è quello di suddividere la documentazione in due fasi. La prima fase è quella che abbiamo già visto, ovvero la documentazione che precede lo sviluppo e la progettazione del romanzo. Questo sarà il grosso del lavoro di ricerca e il momento in cui troverai la maggior parte delle informazioni utili, ma è bene che non si esaurisca in questa fase.
La seconda fase della documentazione, invece, sarà successiva al lavoro di progettazione e funzionale a trovare tutti quei dettagli che, nella prima fase, non sapevi neanche di dover ricercare.
La seconda fase di documentazione
Per questo è importante spezzare la documentazione del tuo romanzo storico in due fasi. Solo così, infatti, potrai andare a intervenire in maniera chirurgica su quegli aspetti che, senza aver progettato il romanzo, non puoi sapere che ti serviranno.
Questa seconda fase, perciò, si focalizzerà su aspetti minuziosi: cosa mangiano i personaggi in una scena, cosa indossano, che tipologie di piante o animali ci sono in un ambiente ecc.
Queste ricerche potranno essere fatte anche durante la fase di stesura. Anzi, anche se farai ricerche dopo la progettazione probabilmente dovrai farne di ulteriori anche mentre scrivi. Su questo, però, devi stare attento.
La stesura è più delicata della progettazione e, per i motivi che ho già esposto qui, sarà bene che venga interrotta il meno possibile. Per cui ti consiglio di non posticipare questa seconda fase di ricerca alla stesura e di farla dopo la progettazione.
Valuta la disponibilità di fonti
Per concludere, un piccolo accenno riguardo la disponibilità di fonti. Naturalmente, più andrai indietro nel tempo, minore sarà la quantità di fonti a tua disposizione. E viceversa. Il vantaggio della prima situazione è una maggiore libertà narrativa, ma si avrà più difficoltà a essere storicamente accurati. Al contrario, il vantaggio della prima situazione è di avere molto più materiale su cui basarsi, ma anche l’obbligo di una maggior aderenza alla realtà storica.
Ovviamente una situazione non è migliore delle altre e dipenderà dalla storia che vuoi scrivere. Se vuoi avere indicazioni personalizzate su come condurre la fase di documentazione per il tuo romanzo storico, prenota una consulenza gratuita e parliamone insieme!